giovedì 20 ottobre 2011

L’Art Counseling e la Creatività



" People" tec.mista su tela 20x20-2011 - Giovanna Lentini


Come ho già più volte ribadito in vari post , in un percorso di Art Counseling siamo invitati ad usare la nostra creatività per produrre  lavori originali e immaginativi. 

Non si tratta di un’esperienza imitativa, in cui seguendo una serie di istruzioni si copia un’immagine o si acquisisce una tecnica. Eseguire una replica esatta di un oggetto, un disegno o una scultura può anche essere fonte di soddisfazione ma non innesca quel processo creativo in cui poter scoprire e sviluppare il nostro più autentico e personale mondo di immagini.
Lavorare sul processo di produzione delle immagini e correre il rischio di esprimere noi stessi sospendendo ogni giudizio ci mette a contatto con il nostro potenziale creativo.

L’Art Counseling è un processo che consiste nell’esplorare, modificare e creare immagini avventurandosi spesso verso l’ignoto. Questo può essere snervante, specialmente all’inizio. Attingendo esclusivamente alla fonte creativa non si hanno modelli da seguire o esempi da ricopiare o riprodurre. La creatività comporta inevitabilmente che si corrano dei rischi, si rompano barriere, si forzino limiti e si inventino idee nuove.

Se ci si sente al sicuro solo quando si hanno regole certe ed esiste la risposta giusta, questa esperienza dapprima sembrerà frustrante, contraddittoria, forse esasperante. Tuttavia è un’esperienza che vale la pena di fare perché può avviare un processo di cambiamento, crescita e interezza personale conducendo la persona all’autocoscienza e alla trasformazione.

Immergersi nel processo creativo è, nei termini più semplici, un’esperienza manuale che stimola al pensiero divergente e alla sperimentazione di prospettive nuove e nuovi modi di pensare, per alimentare e arricchire il nostro ben-essere.

“Talvolta dobbiamo riposarci da noi stessi, guardando in profondità dentro di noi, da una distanza artistica; dobbiamo saper ridere e piangere di noi; dobbiamo scoprire l’eroe e anche il buffone che si nasconde nella nostra passione di conoscenza; dobbiamo ogni tanto essere contenti della nostra pazzia, se vogliamo poter essere ancora contenti della nostra saggezza.” Nietzsche


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